Arriva la stagione calda e con essa la frutta più buona dell’anno: ciliegie, pesche, anguria e albicocche sono solo alcuni dei frutti preferiti dagli italiani.
Quanta frutta si può assumere in una giornata? contiene troppi zuccheri? Va mangiata prima, dopo o lontano dai pasti? Sono solo alcune delle domande che ci poniamo rispetto a questo delizioso alimento. Vediamo di trovare una risposta a tutte queste domande!
La frutta è un vero toccasana per il nostro corpo. Ricca di vitamine, fibre, minerali ed antiossidanti, ci offre un prezioso aiuto per soddisfare il fabbisogno di micronutrienti, oltre a mantenerci idratati grazie al contenuto d’acqua.
È vero anche che la frutta contiene zuccheri sottoforma di fruttosio, petanto alcune persone non dovrebbero eccedere nel consumarla, soprattutto se sono sovrappeso o hanno difficoltà a metabolizzare gli zuccheri. Inoltre, anche chi soffre di digestione lenta, reflusso o patologie a carico dell’apparato intestinale, dovrebbe fare attenzione alla frutta che introduce con la dieta, sia per quanto riguarda le quantità, che per quanto riguarda il momento della giornata.
A parte queste eccezioni, vediamo insieme tutti i benefici che derivano dal consumare frutta di stagione fresca.
Benefici della frutta
Una dieta bilanciata non può prescindere dall’introduzione di frutta fresca e di stagione, proprio grazie al suo apporto di vitamine, fibre e minerali. Un corretto consumo di frutta in un contesto di stile di vita sano aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare, controllando la pressione ed il metabolismo dei lipidi; ma consente anche di mantenere un intestino in salute, soprattutto in chi soffre di intestino pigro.
Grazie al potere saziante, conferitogli dalle fibre e dall’acqua che contiene, la frutta è un prezioso alleato per chi deve perdere peso. Essendo zuccherina, è anche un buon modo per concludere il pasto e togliersi la voglia di dolce dopo pranzo o dopo cena.
Come quantità, non esiste una quantità unica che vada bene per tutti. Tendenzialmente, sono suggeriti dai due ai tre frutti al giorno, per una porzione che varia dai 350 ai 600g, ma la porzione ideale dipende da peso, altezza, età e sesso della persona, nonché dallo stile di vita.
Frutta ed intestino
Proprio per via del suo alto contenutodi fibre ed acqua, la frutta si rivela ottima per chi ha un intestino pigro o soffre di stitichezza: alcuni frutti in particolare, come prugne, mele kiwi e pere, sono noti proprio per il loro effetto di blandi lassativi, il tutto grazie alle fibre solubili ed insolubili che contengono.
Tra chi deve fare attenzione al consumo di frutta, però, troviamo quelle persone che soffrono di intestino irritabile che, consumando alcuni tipi di zucchero della frutta, potrebbero lamentare dolore o gonfiore addominale.
Frutta e glicemia
Spesso, per limitare il consumo di zuccheri, si sente dire che la frutta va ridotta nell’alimentazione quotidiana, perché può alzare la glicemia e far ingrassare, e che va mangiata lontano dai pasti, altrimenti viene tutta assimilata. In realtà, non è così: rimanendo all’interno dei range di riferimento della porzione di frutta giornaliera non dovrebbero insorgere problemi.
Momento migliore per consumare la frutta
Per quanto riguarda invece il momento adatto per mangiare la frutta, è molto soggettivo e dipende dalle esigenze e dalle abitudini di ciascuno di noi. Ad esempio, molte persone gradiscono la frutta dopo i pasti principali, per finire il pasto con qualcosa di dolce. Altre, invece, preferiscono consumarla fuori pasto come spuntino, perché dopo il pranzo o la cena, tra le fibre e l’acqua, avvertono un senso di pesantezza a livello dello stomaco. Alcuni frutti in realtà hanno proprietà digestive, come l’ananas (grazie alla bromelina), o gli agrumi, ma se per alcune persone possono essere un toccasana dopo un pasto pesante, per altre potrebbero essere causa della comparsa di acidità di stomaco.
Quel che è certo, è che è preferibile scegliere sempre frutta di stagione e matura al punto giusto, in quanto contiene più vitamine e minerali rispetto alla frutta fuori stagione (oltre ad essere più buona). Inoltre, è suggeribile preferire la frutta “pura” non lavorata (cotta o essiccata), in quanto la frutta naturale è più ricca di vitamine, Sali minerali ed acqua, che spesso vengono persi con la lavorazione.
Dott.ssa Giulia Aliboni – Biologo Nutrizionista
Laurea triennale in Biologia presso Università di Pisa nel 2018 e Laurea Magistrale in Alimentazione e Nutrizione Umana presso Università Statale di Milano nel 2020. Esperta in nutrizione personalizzata, disbiosi intestinale ed intolleranze alimentari. Socio Sinseb (Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere).