La sindrome dell’intestino irritabile, nota con l’acronimo IBS, è una condizione medica molto diffusa che si manifesta con dolori addominali, gonfiore intestinale ed irregolarità dell’alvo (o in senso stitico o in senso diarroico).

Alcuni estratti naturali possono aiutare ad alleviare i principali sintomi.

Sindrome dell’intestino irritabile: quali sono le cause?

Chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile spesso presenta anche un’alterazione dell’evacuazione delle feci e della loro consistenza, ed un fastidioso gonfiore addominale. Non sono ancora note con precisione le cause specifiche che portano all’insorgenza di IBS, ma è stato possibile distinguere due macro fattori: 

      • fattori biologici (predisposizione individuale, conformazione degli organi, suscettibilità al dolore, microbiota)
      • fattori psicosociali (aspetti emotivi che vengono somatizzati a livello addominale).

Fortunatamente, per affrontare meglio i fastidiosi sintomi di questa sindrome, esistono degli estratti naturali che possono alleviare il dolore e la tensione addominale rendendo la giornata di chi soffre di IBS meno difficile. Vediamone insieme tre.

Tre piante in aiuto dell’intestino irritabile

Melissa

Tra i principali prodotti naturali che si possono utilizzare in caso di IBS troviamo la melissa: è una delle erbe della medicina tradizionale antica, nota da sempre per le sue proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie e carminative. 

La melissa può essere usata per alleviare i disturbi dell’intestino irritabile grazie alle sue proprietà antispastiche: viene usata per lenire disturbi come dispepsia, nausea e vomito, flatulenza, gastrite, spasmi intestinali e aerofagia (i sintomi principali dell’IBS).

La melissa si usa anche per favorire il rilassamento mentale: chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile sembra somatizzare ansia e stress a livello addominale, peggiorando la sintomatologia. Proprio per questo la melissa può lavorare sui sintomi dell’IBS a 360°. 

 

Boswelia

Un altro aiuto dalla natura viene dalla boswellia. Da questa pianta di grande interesse medico, si estrae una gommoresina con proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche che viene usata spesso per alleviare disturbi di diversa natura come dolori muscolari e tendiniti, reumatismi o spasmi muscolari. 

A livello intestinale agisce come antinfiammatorio naturale e come miorilassante, riducendo non solo la tensione ed il dolore addominale, ma anche l’infiammazione, si usa infatti anche in patologie come rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn. 

 

Lavanda

Nota da sempre per le proprietà rilassanti, anche la lavanda può avere un ruolo chiave nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile. 

Tra le funzioni più note di questo fiore dalla profumazione caratteristica troviamo infatti l’attività sedativa, antinfiammatoria e antispastica. Può quindi agire anch’essa sulla tensione addominale e sull’infiammazione intestinale, riducendole ed alleviando i disagi dell’IBS. Come la melissa, agisce sul sistema nervoso andando a ridurre ansia, insonnia ed agitazione, tutti elementi che di fatto alimentano la comparsa o l’aggravarsi dei sintomi da IBS. 

 

La sindrome dell’intestino irritabile purtroppo è una condizione medica dalla quale non si guarisce; ma si può imparare ad accettarla e lavorare sulla sintomatologia in modo da renderla il meno limitante possibile! 

Per il momento quindi, oltre a migliorare lo stile di vita e l’alimentazione (leggi anche “Colon irritabile: quali cibi evitare”), è consigliabile imparare a conoscersi, a riconoscere i propri sintomi e perché no, affidarsi alla natura quando possibile. 

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Autore

Dott.ssa Giulia Aliboni – Biologo Nutrizionista

Laurea triennale in Biologia presso Università di Pisa nel 2018 e Laurea Magistrale in Alimentazione e Nutrizione Umana presso Università Statale di Milano nel 2020. Esperta in nutrizione personalizzata, disbiosi intestinale ed intolleranze alimentari. Socio Sinseb (Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere).